Diario del capitano: la Mokos

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Il sacrificio alla Dea Mokos è stato compiuto, adesso ella è pronta per sprigionare tutta la sua potenza.

Parlo, ovviamente, della Russian Imperial Stout che ha visto oggi prendere forma dopo un sacrificio di quasi 10 ore di lavoro.

Pronti, via! Sveglia alle 5.30 del mattino. Si inizia subito con lo scaldare l’acqua per la fase di mashing. Considerando l’enorme quantitativo di grani previsti dalla ricetta (quasi 8 Kg per 15 Lt di birra previsti) ho suddiviso i grani in due pentole.

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Nella prima pentola (contenente circa il 70% dei grani totali) ho eseguito un ammostamento dei grani ad una temperatura di 65° C per 60 minuti, mentre, nella seconda pentola, l’ammostamento è stato condotto ad una temperatura di 72°C sempre per un totale di 60 minuti. La mia intenzione è stata quella di conferire corpo alla birra e quindi ho dovuto far lavorare gli enzimi delle alfa-amilasi.

A fine ammostamento ho iniziato a filtrare il mosto separandolo dalle trebbie. Considerando di dover produrre un mosto finale con densità elevata (1,100 OG) ho dovuto interrompere lo sparge estraendo circa 23 litri di mosto a OG pari a 1,070.

IMG_3455Per poter raggiungere la densità prestabilita di 1,100 ho dovuto allungare i tempi di bollitura del mosto. Alla fine ci son volute 3 ore complessive. Solo nell’ultima ora ho iniziato l’aggiunta dei luppoli per l’amaricatura. La ricetta prevedeva 65 IBU totali suddivisi in 45 IBU iniziali (a 60 minuti dal termine) di Fuggle e 20 IBU a 20 minuti dal termine di Est Kent Goldings.

IMG_3453A fine bollitura il mosto è stato raffreddato velocemente e riversato all’interno del fusto. In fusto il quantitativo di mosto raccolto è stato di circa 11 litri con densità superiore a 1,100. Per raggiungere l’obbiettivo prestabilito sono stati aggiunti quasi 4 litri di acqua.

E’ stato aggiunto il lievito ad una temperatura di circa 24 gradi. Il lievito era stato riattivato qualche giorno prima tramite apposito starter.

Dopo circa 4 ore dall’inoculo del lievito il London Ale 1028 ha iniziato a dar sfogo a tutta la sua potenza. Considerando l’alto contenuto di zuccheri fermentescibili presenti nel mosto mi aspetto una vera e propria eruzione vulcanica. Per tamponare l’eventuale fuoriuscita di schiuma dal gorgogliatore ho inserito un tubo di gomma nella estremità dello stesso gorgogliatore. In questo modo il tubo mi permetterà di far confluire la schiuma in un altro contenitore.

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Essendo una birra possente prevedo circa 4 settimane in fusto ed almeno 6 mesi in bottiglia prima di poterne assaggiare la sua essenza.

Alla fine l’attesa sarà il sacrificio più grande!