Dubbel SIX, la degustazione

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Aperta la prima Dubbel SIX per valutarne il livello  di maturazione e per soddisfare la mia curiosità. Non appena versata nel bicchiere la birra ha evidenziato profumi di malto, frutta secca e un leggero profumo di uvetta. Il colore, come si può vedere dalla foto, è di un intenso ramato scuro. La schiuma che si forma è abbastanza persistente e cremosa.

Per quanto riguarda la valutazione gustativa, al palato, la birra ha evidenziato la sua “giovinezza” con note maltate e luppolate non in perfetta armonia tra di loro. Evidente la presenza di corpo.

Considerazioni finali: la birra è decisamente ancora troppo giovane per poter essere bevuta ma le premesse sembrano decisamente promettenti.

Tra qualche settimana effettuerò una nuova degustazione. Non mancate!

Dubbel SIX in bottiglia

label dubbel six

Ed eccola, finalmente la nuova Dubbel Six è in bottiglia. Insieme al post vi allego alcune foto scattate per l’evento :).

La densità finale si è assestata a 1,017 con alcool pari a  6,5 AbV.

Dal punto di vista tecnico prima dell’imbottigliamento ho eseguito il priming per far ripartire la rifermentazione in bottiglia.

Il priming va preparato portando ad ebollizione circa 0,3 lt di acqua per una decina di minuti insieme a dello zucchero. Per calcolare il quantitativo di zucchero occorre fissare alcuni valori iniziali. Uno fra questi è il livello di CO2 che si desidera raggiungere in bottiglia. Per l’occasione ho scelto una presenza in volumi di CO2 pari a 2,4.

Oltre al livello di CO2  ho dovuto recuperare :

Litri presenti in fusto prima dell’imbottigliamento -> 23

Temperatura massima raggiunta durante tutta la fase di fermentazione = 20°C

Volumi di CO2 da raggiungere = 2,4

Secondo la tabella di conversione temperatura/volumi di CO2 l’anidride carbonica disciolta nella birra è di circa 0,88.

Per raggiungere quindi i miei 2,4 di CO2 mi servono (2.4 – 0,88) = 1,52

 

Strong Belgian Ale – Dubbel (1.9-2.4)

Sapendo adesso che per ottenere 1 volume sono necessari 4 gr/litro di zuccheri fermentabili moltiplichiamo per i volumi da ottenere per 4  e quindi 1.52*4=6,08 che sarà la quantità di zucchero da aggiungere per ogni litro. Moltiplicando per il numero di litri da imbottigliare avremo 6.08*23 =140 gr totali da aggiungere.

 

GRADI °C VOLUMI DI CO2
0 1.7
2 1.6
4 1.5
6 1.4
8 1.3
10 1.2
12 1.12
14 1.05
16 0.99
18 0.93
20 0.88
22 0.83

 

Ed infine ecco le foto:

DSCN1875DSCN1873    DSCN1868

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Dubbel SIX, il giorno della cotta

Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. Per me oggi si riprende con la produzione delle birre, ed in particolare, oggi ho da preparare una Dubbel di stampo belga, la Dubbel SIX. In questo post elencherò le varie fasi di produzione, descriverò brevemente eventuali calcoli su correzioni di densità e luppoli, annoterò eventuali accorgimenti. Ma prima ancora occorre fare un salto indietro, a giovedì per l’esattezza, giorno in cui ho iniziato a risvegliare il lievito con la preparazione di uno starter.

DSCN1851Brevemente, per chi non lo sapesse, con il termine starter si indica la creazione di un mini-mosto con l’intento di far moltiplicare  le cellule di lievito. In questo modo ci si assicura un numero di cellule sufficienti per l’inizio della fermentazione vera e propria. Per lo starter ho messo a bollire mezzo litro di acqua con circa 65 gr di estratto secco ed un paio di cucchiaini di nutrimento per lievito. Ho fatto raffreddare tutto velocemente ed ho inoculato il lievito della WYeast che per questa birra ho scelto il ceppo  Belgian Abbey II – 1762. Nelle prime 24 ore, il lievito non ha dato nessun segno di vita.  A 48 ore dall’inizio dello starter, il lievito ha cominciato a risvegliarsi portando a compimento il suo lavoro di moltiplicazione per domenica. Qualche ora prima dell’inoculo, l’attività del lievito è risultata essere molto attiva con formazione di sedimento sul fondo della bottiglia.

DSCN1850Il giorno prima della cotta sono stati macinati i grani, circa 8 Kg per questa ricetta. Per la lista dei malti e per il loro calcolo vi rimando al precedente post. Nessuna annotazione di rilievo per questa fase.

Il giorno seguente sveglia presto, come è mia consuetudine, per l’inizio dei lavori. Tutto è pronto: grani, pentole, attrezzi da lavoro e passione, tanta. Si parte. Inizio subito a scaldare 20 Lt di acqua fino alla temperatura di 52°C, temperatura in cui andrò a miscelare i grani in acqua. Tale fase prende il nome di mash-in.

DSCN1852 Una volta mescolati grani  e acqua la temperatura si arresta a circa 49°C e viene mantenuta costante per circa 10 minuti. Con questa sosta, si da la possibilità ad un particolare enzima, quello della proteasi, di scomporre le grosse proteine. Lo scopo di tale sosta è quello di garantire, alla birra finita, una migliore persistenza della schiuma. L’eccesso di proteina nella birra finita causa scarsa formazione di schiuma.

DSCN1857Trascorso il tempo necessario per la fase di proteasi viene fatta aumentare, gradualmente, la temperatura fino al raggiungimento dei 68°C. In questa sosta, chiamata fitasi, entrano in gioco due enzimi, alfa e beta amilasi. Nel mio caso, con 68°C, tendo a favorire il lavoro delle alfa-amilasi. Lo scopo è quello di conferire, al mosto finito, molte più destrine che mi comporteranno un maggior corpo alla birra finita. Importante, in queste fasi, è il controllo del pH. Senza un pH corretto gli enzimi non riescono a lavorare. La sosta dura 60 minuti, test dello iodio positivo quindi innalzo la temperatura fino a 78°C, fase che prende il nome di mash-out. Con questa fase vengono inattivati tutti gli enzimi.

DSCN1860Il mosto viene successivamente passato al sistema di filtraggio. Dopo circa 5 minuti inizio la fase di filtrazione e risciacquo delle trebbie. Mi occorrono due risciacqui per una estrazione di circa 20 Lt di mosto con densità pari a 1,072. Causa limitate dimensioni del pentolone sono costretto a lasciare un pò di zuccheri nelle trebbie. Questi vengono comunque reinseriti tramite la correzione di densità. Infatti, conoscendo i litri recuperati dal risciacquo e la densità del mosto è possibile stimare i litri finali che si avranno in fusto dopo la bollitura. Eseguendo questi calcoli per la correzione di densità ottengo i seguenti valori:

GU prevista = 25 x 65 = 1625

GU effettiva = 20 x 72 = 1440

con una differenza di 185 GU che sono stati aggiunti con l’uso di ulteriore estratto secco e zucchero candito bruno. Effettuando i calcoli ci son voluti 320 gr di estratto secco e 375 gr di zucchero.

DSCN1861Inizio la fase di bollitura. A questo punto eseguo il calcolo per ricavare il quantitativo di luppoli da utilizzare. La ricetta prevede 22 IBU complessivi suddivisi in 12 IBU ad inizio bollitura e i rimanenti 10 a circa 20 minuti dalla fine della stessa fase.I luppoli usati sono stati E.K. Golding e Saaz. Effettuando i calcoli sono stati necessari

25 gr di E.K. Golding a 60 minuti dalla fine

55 gr di Saaz a 20 minuti dalla fine

A 20 minuti dalla fine ho aggiunto, oltre al sacchetto contenente il saaz, anche l’irish moss, un tipo di alga marina utile nel coagulare residui di proteine. Inoltre è stata inserita la serpentina di raffreddamento per una corretta sterilizzazione. Dopo un’ora di bollitura il processo di raffreddamento è durato circa 15 minuti con successivo riversamento in fusto. La densità finale è risultata troppo alta quindi è stato necessario aggiungere ulteriore acqua per un totale di 25 Lt di mosto con densità a 1,065. Tutto come previsto da ricetta.

Ora si attende solamente che il lievito faccia il suo bel lavoro.

Aggiornamento: Dopo circa 6 ore dall’inoculo il gorgogliatore ha cominciato ad emettere CO2.

Continuate a seguirmi, ulteriori dettagli saranno presto on-line.

P.S. a breve la nuova ricetta per la Noel Triple 2013, non mancate.

Dubbel SIX – l’etichetta

label dubbel sixEd ecco la nuova etichetta che vestirà la nuova Dubbel SIX. Dopo una Extra Special Bitter, una Blanche, una Russian Imperial Stout, una Saison e la celebrativa di Natale, la Noel ecco nascere la sesta birra, la Dubbel SIX.

L’ordine dei malti è stato fatto, le materie prime sono in viaggio. Attendo solamente l’arrivo dell’autunno per partire con la creazione.

A presto con altre news, rimanete sintonizzati.

Dubbel SIX – scelta dei malti

malto-chiaro  Dubbel SIX, sarà questo il nome nuovo della mia prossima birra. Una dubbel, per l’appunto come già anticipato in un mio precedente post http://www.makebeer.it/dubbel1/

Dopo essermi documentato sullo stile,sulla storia centenaria e sulle caratteristiche che questo stile di birra dovrebbe avere posso passare alla creazione della nuova ricetta. In questo post parlerò dei malti scelti e sul loro quantitativo da utilizzare.

La ricetta viene calcolata per 25 Lt teorici con una OG di 1,065 (16 plato). Questa volta ho deciso di procedere diversamente, ovvero, stabilire in anticipo il peso di alcuni malti “speciali” e calcolare, alla fine, il rimanente peso del malto base (pils nel mio caso)

Procediamo inizialmente con il calcolo delle GU totali

65 x 25 = 1625 GU

A questo punto ecco la lista dei malti “speciali” ed il loro peso che intendo usare in ricetta.

Monaco                    1000 gr

Carapils                       500 gr

Crystal                          150 gr

Special B                      300 gr

Aromatic                     300 gr

Biscuit                           300 gr

Melanoid                     300 gr

Orzo in fiocchi           300 gr

Zucchero candito    200 gr

Come potete notare si tratta di una lista abbastanza ricca. Rimane però da dover calcolare il peso di malto pils da aggiungere per poter ottenere una GU totale di 1625. Per ricavare tale valore bisogna effettuare i calcoli inversi a quelli dettagliatamente spiegati in un mio precedente post http://www.makebeer.it/85/

Per i miei calcoli ho utilizzato una percentuale di efficienza pari al 70% (0,70)

Monaco         1000 gr  =>  (1 x 0,70 x 10 x 30)       = 210 GU

Crystal              150 gr  =>  (0,15 x 0,70 x 10 x 28) = 29,4 GU

Carapils            500 gr  =>  (0,5 x 0,70 x 10 x 28)   = 98 GU

Special B           300 gr  =>  (0,3 x 0,70 x 10 x 30)  = 63 GU

Aromatic          300 gr  =>  (0,3 x 0,70 x 10 x 30)  = 63 GU

Bisciut                300 gr  =>  (0,3 x 0,70 x 10 x 30)  = 63 GU

Melanoid          300 gr  =>  (0,3 x 0,70 x 10 x 30)  = 63 GU

Orzo fiocchi      300 gr  =>  (0,3 x 0,70 x 10 x 30)  = 63 GU

Zucch. cand.    200 gr  =>  (0,2 x 10 x 38)                 = 76 GU (percentuale di efficienza pari a 1)

Sommando le varie GU ricavate il risultato sarà di 728,4 GU impegnate dalla lista di malti sopra elencati. Sottraendo questo valore al totale di 1625 GU ci rimangono 896,7 GU  da impegnare per il calcolo del quantitativo di malto pils da impiegare.

Pils    => (896,7 / 0,70 / 10 / 29) = 4410 gr

Se volessimo ricavare il valore in percentuale basta semplicemente dividere il valore delle singole GU parziali per le GU totali, ovvero

Pils     896,7 / 1625 = 55,2%

Speciali  728,4 / 1625 = 44,8%

Ed ecco la mia lista. Nulla mi vieta di apportare modifiche a questa lista ma in linea di massima credo di affidarmi fedelmente a questa. Come spesso capita, in fase di bollitura sarò costretto ad aggiungere ulteriore materiale fermentescibile per riequilibrare la densità complessiva di zuccheri. Normalmente è mia abitudine affidarmi ad estratto secco o zucchero semplice.

Rimando al prossimo post per la scelta dei luppoli e del lievito da impiegare.

Rimanete sintonizzati mi raccomando