Ricetta Linda Blanche

RICETTA LINDA BLANCHE
SPECIFICHE DATI
DATA 23/02/2016
STILE Witbier
LT 27
OG 1,048
FG 1,01
PLATO 11,96
GU 1296
ALC/VOL 5,1
BU:GU 0,37
BU:GU reale 0,38
IBU 18
AA(%) 79,17
EFFICIENZA DI AMMOSTAMENTO 0,72
MALTI PESO(Kg)
PILS 3
FRUMENTO FIOCCHI 2,7
AVENA FIOCCHI 0,3
LUPPOLI IBU gr TEMPO
SAAZ 12 40 50
SAAZ 6,6 60 20
MASH T PH
STEP IN 0 0
PROTEASI 0 0
BETA-AMILASI 60 62
ALFA-AMILASI 0 0
STEP OFF 10 78
SPEZIE PESO TEMPO
CORIANDOLO 35 10
BUCCIA D’ARANCIA 140 10
LIEVITO
WLP400 BelgianWit Ale Yeast STARTER = SI
ESTRATTO SECCO = 0,1
ZUCCHERO = 0,1
tabella realizzata con HBC v3.1

Linda Blanche in bottiglia

etc---Linda---front4Finalmente la Linda Blanche in bottiglia. Per la versione 2014 è stata ridisegnata una nuova etichetta.

Ora qualche annotazione da fare sul comportamento del lievito impiegato, il Fermentis S-05.

La fermentazione primaria è durata 6 giorni. Il lievito ha “mangiato” per bene gli zuccheri messi a sua disposizione. Una fermentazione “tranquilla” ma prolungata. Trascorsi questi 6 giorni ho eseguito un travaso separando il lievito depositatosi sul fondo dal resto della birra.

La fase di maturazione, se così posso chiamarla, è durata altre 2 settimane. In questo periodo il lievito ha continuato il suo lavoro bloccandosi, almeno in apparenza, intorno al quarto giorno di maturazione.

Nonostante questo ho lasciato che trascorressero almeno 2 settimane prima di imbottigliare. Mai scelta fu più azzeccata, infatti dopo qualche giorno il lievito ha ripreso il suo processo di fermentazione.

Alla fine la densità finale misurata è stata di 1,015. A voi lo spettacolo proposto di seguito 🙂

DSCN2153DSCN2154DSCN2150DSCN2149

DSCN2155DSCN2156

linda degustazione

Una Linda per la testa

etc---Linda---front3E’ bionda, frizzante, buona e appagante. Ma si, avete capito bene, si tratta della blanche di mia produzione, la Linda Blanche 🙂 .

Con l’avvicinarsi della primavera giunge anche il momento di preparare una birra adatta alle stagioni più calde. Ed una wit bier è proprio quello che fa al caso mio.

Ho ripescato la vecchia ricetta, e visti i buoni risultati della volta passata, ho deciso di lasciare inalterata la ricetta originale ma di apportare un unico cambiamento, il lievito.

IMG_3394Lista malti

La scelta dei malti è abbastanza standard in linea con lo stiledella birra. Quindi malto base pils, frumento e avena in fiocchi.

Pils 55%
Frumento 40%
Avena 5%

Calcoli

Per calcolare il rispettivo peso dei grani da impiegare in ricetta occorre stabilire, per prima cosa, i litri che si intendono produrre e la densità iniziale che avrà la birra nell’istante in cui verrà messa in fusto.

Nel mio caso eseguirò una cotta per 27 litri finali con una OG pari a 1,050.

Per cominciare eseguo il calcolo della densità totale, che è data da 27 x 50 = 1350 GU

Secondo le percentuali prima elencate avremo

Pils 1350 x 0,55 = 742,5 GU
Frumento 1350 x 0,40 = 540 GU
Avena 1350 x 0,05 = 67,5 GU

Sempre facendo riferimento alla guida di Ray Daniels, applico la seguente formula per ricavarmi il peso:

Pils P = 742,5 / 30 / 10 / 0,69 = 3,58 Kg
Frumento P = 540 / 30 / 10 / 0,69 = 2,60 Kg
Avena P = 67,5 / 30 / 10 / 0,69 = 0,33 Kg

Altri ingredienti

La ricetta prevede l’impiego di solo luppolo Saaz. Come nella precedente versione eseguirò una doppia gittata, una ad inizio bollitura e l’altra a 10 minuti dal termine. Anche le spezie impiegate rimangono invariate, coriandolo e buccia d’arancia. A differenza della vecchia ricetta, la qualità della buccia d’arancia sarà differente privilegiando, alle vecchie essenze, quella ricavata da coltivazione biologica.

Lievito

Il lievito che ho pensato per questa blanche sarà un Fermentis S-05, che andrà a sostituire il precedente S-33.

A questo punto non mi rimane che attendere il giorno della produzione.

Resoconto dell’estate

L’autunno ormai è quasi alle porte e con esso giungeranno anche temperature più basse, ottime per poter riprendere la produzione di birre. Già ho molte idee per le nuove produzioni e nuovi accorgimenti da apportare alle vecchie ricette ma in questo post vorrei parlarvi delle birre precedentemente prodotte. Si perchè durante questa estate sono riuscito a far degustare molte delle mie produzioni a diverse persone potendo raccogliere pareri e suggerimenti molto utili.

La fortuna è stata poter spedire una dozzina di bottiglie giù a casa ed è stato lì che sono riuscito a far convergere molti palati. Altro aiuto mi è venuto dall’area milanese , dove alcuni amici hanno accettato di assaggiare “coraggiosamente” 🙂  le mie produzione fornendomi ulteriori pareri e suggerimenti.

Noel TripleComincio subito con la birra che più fra tutte ha riscontrato pareri molto favorevoli, parlo della Noel Triple del 2012, la birra celebrativa del Natale trascorso. In questi mesi la birra si è affinata ulteriormente stabilendosi su equilibri gustativi maltato/luppolato in perfetta sintonia. Una birra color rame scuro, molto fruttata al naso e piacevole al palato. Immagino che la percezione minima di amaro e la presenza di un buon corpo abbiano attirato parecchi pareri positivi. Sicuramente una birra da produrre nuovamente per il Natale 2013 con qualche piccolo cambiamento in vista.

Linda BlancheLa seconda birra che ha riscontrato pareri molto positivi è stata la Linda Blanche. Personalmente la ritengo la mia migliore produzione. E’ una birra molto semplice, i profumi di coriandolo e buccia di arancia non sono invadenti al naso. Al palato abbastanza dissetante, fresca e beverina. Color giallo paglierino, poco torbida. Come stile di birra è quella che, fra tutte, si è avvicinata di più allo stile originale, alla blanche in questo caso.

Maris AlePassiamo alla Maris Ale, una birra che a mio parere necessita di cambiamenti radicali alla base, ben lontana dall’idea di bitter inglese. Amaro eccessivo, carenza di malto, lievito errato per lo stile. Una birra che tutto sommato si fa bere abbastanza bene e che anche lei ha riscontrato pareri positivi. Di color ramato chiaro, con un leggero profumo di erbaceo, è una birra che mi ha deluso nel corpo, poco malto in bocca. La mia idea è tutt’altra cosa, la ricerca e le sperimentazioni su questa birra sono comunque solo all’inizio.

MokosPassiamo infine alla Mokos, la Russian Imperial Stout da 9 gradi. Solo in pochi sono riusciti a poterne assaggiare qualcosa, una birra che dal mio punto di vista si presenta come un buon punto di partenza. Un bel colore scuro, schiuma color cappuccino. Al naso note fruttate che non si sposano a perfezione con il tipo di birra. Anche qui miglioramenti in vista, a cominciare dal ceppo di lievito da cambiare.

assaison

L’unica birra fuori da qualunque degustazione è stata la asSaison, troppo presto per poterne stappare una, quindi rimanderò ad un prossimo post il mio parere, e magari quello di altri, su questa birra.

Ben rientrati a tutti voi…. si riparte!!